La storia del komondor è antica, dal momento che tale razza era ben nota già ai Cumani, popolo nomade originario della Turchia. Con tutta probabilità furono proprio i Cumani a far conoscere il komondor agli Ungheresi, che ne se sarebbero ben presto innamorati, così come accadde per il kuvasz, altra razza di cane pastore molto popolare in terra magiara.
Il riferimento all'elegante ed imponente kuvasz ci ricorda anche come l'evoluzione di una razza canina venga a dipendere in parte dai gusti degli esseri umani, i quali decisero di separare il destino dei due esemplari dalla comune origine di pastori nomadi.
Nel corso del tempo il kuvazs è, infatti, stato accolto dalle famiglie più ricche addolcendo il suo aspetto e temperando il suo carattere, mentre il komondor ha mantenuto tratti fisici e caratteriali rustici, non modificando l'indole solitaria ed al contempo maestosa che tanto affascina gli amanti del particolare bovaro ungherese dal manto cordato.
Il komondor è sempre rimasto legato alla campagna ed ai pascoli, arrivando anche a rischiare l'estinzione nel primo dopoguerra in virtù delle mutate condizioni socio-economiche, ed ha mantenuto inalterato l'anelito verso l'indipendenza ed i grandi spazi aperti.
La storia più recente s'inscrive nella tradizione: il cane pastore che si è diffuso in tutta Europa e negli Stati Uniti ha perpetuato il suo carattere deciso ed il suo incidere imponente, vivendo serenamente nelle fattorie e negli ampi giardini delle case private.